giovedì 21 dicembre 2017




L'opinione dei filosofi sulla Trinità
I platonici racchiusero tre persone nella divinità, chiamando la prima, il Padre dell'universo, la seconda, il Figlio o Primo Pensiero (Microbio) e la terza, lo Spirito Santo o Anima del mondo; Virgilio la chiama Spirito e canta:
“Principio caelum ac terras camposque liquentes,
Lucentemque globum lunae Titaniaque astra
Spiritus intus alit, totamque infusa per artus,
Mens agitat molem et toto se corpore miscet”
(E il cielo e la terra e la distesa del mare e il luminoso globo della luna e l’astro solare muove e avviva dall’interno lo spirito, e infusa in tutte le parti del mondo la mente agita l’universa mole, commista profondamente alla sostanza del cosmo).
Plotino e Filone insegnano che il Figlio è il Primo Pensiero, cioè la comprensione divina che procede dal Padre, come la Parola dalla bocca di una persona che parla, o come la Luce di un'altra Luce. Perciò si affermò (Vangelo di Giovanni 1:1) che il Verbo è lo splendore di Dio Padre, la Piena Intelligenza, la Perfetta Sua Immagine; anche Ermete lo chiamano Verbo e Parola, Platone, il Figlio di Dio Padre, Orfeo Pallade uscita dalla testa di Giove, vale a dire, la Saggezza. Nell'Ecclesiaste di re Salomone è detto: "Son Io (la Saggezza) che sono uscito dalla bocca dell'Altissimo, creatura primogenita innanzi a tutte". Giambico dice che il Figlio s'identifica col Padre, formando essenzialmente Un solo Dio, Padre e Figlio di se stesso, Ermete nel suo Asclepio dice: " Il mio Signore e Padre mio ha generato un altro pensiero costruttivo; e nel Pimandro: "L'uomo figlio di Dio è l'autore della rigenerazione per volontà dell'Unico Dio" E lo chiama, il Dio ricolmo della fecondità di entrambi i sessi. Apileio, seguendo la teologia orfica, ha affermato: "Giove, che ignora la morte, è maschio e femmina. Plutarco descrive Dio come uno spirito intellettuale e igneo, che, privo di forme, ma che si trasforma in tutto quanto Egli voglia rendendosi simile ad ogni cosa. Il Deuteronomio di Mosè dice che è un Fuoco Divoratore; Zoroastro afferma pure che ogni cosa è generata dal fuoco; Platone afferma che Dio vive dentro un'essenza ignea; in Omero troviamo che l'etere è il reame di Giove: "Giove oscura le nubi e regna nell'etere". Perciò il Padre, il Figlio e lo Spirito di fuoco sono le famose tre persone. E dunque Iddio, da cui procedono tutte le cose, in cui sono tutte le cose, per cui esistono tutte le cose: Perché dal Padre come una prima sorgente emanano tutte le cose; nel Figlio, sono collocate tutte le cose; nello Spirito Santo, tutte le cose sono esplicate e distribuite. Amen.
Guido Reni, Trinità.

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