giovedì 12 aprile 2018




Giuseppe Flavio, storico, militare romano di origini ebraiche, spiega che gli Esseni erano esperti nell'arte di guarire e traevano la loro conoscenza dalle virtù terapeutiche delle erbe, delle radici e delle pietre dagli antichi. Il termine Esseni si può ben attribuire a tale conoscenza e competenza, in quanto la parola arrampica vasaia significa medico e corrisponde al greco essenoi. Una credenza basilare della dottrina degli esseri era che l'universo contenesse i due spiriti cardinali della Luce e delle Tenebre. La "Luce" rappresentava la verità e la Giustizia, mentre le "tenebre" raffiguravano la perversione e il male. Nel cosmo, l'equilibrio fra l'uno e l'atro spirito era conservato dal moto celeste e ogni individuo riceveva alla nascita una data porzione di entrambi come stabilito dalla porzione degli astri. La battaglia cosmica tra Luce e tenebre veniva perpetuata in ogni persona nel genere umano; alcuni contenevano più luce, altri più tenebre. Al Dio supremo veniva attribuito il dominio sui due spiriti, ma per trovare la Via della Luce una persona doveva seguire un cammino arduo e difficile. Tale cammino culminava in un confronto finale fra le due forze al Tempo della Giustificazione, chiamato in seguito Giorno del Giudizio. Si riteneva che all'apprestarsi di quel "tempo", le forze delle Tenebre acquistassero più forza durante un Periodo della Tentazione. Le persone sarebbero state sottoposte a questo processo di verifica; coloro che seguivano la Via della luce cercavano di evitare l'imminente valutazione con la supplica: "Non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal male".

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