giovedì 8 febbraio 2018





Isolare la percettività, "distaccare le facoltà razionali" per aprire la coscienza a sensazioni che provengono da "altrove" è una pratica remotissima. Gli sciamani la praticavano già nel Neolitico usando diverse stimolazioni sensoriali come la percussione ritmica o le movenze della danza estatica. Altre scuole, come quelle hindu, impiegavano stimoli visivi con i simboli Tattva; figure colorate che si fissano a lungo fino ad imprimerle nei recettori oculari dopo di che si sposta lo sguardo su una parete bianca, e se ne vede l'immagine ripetuta nei colori complementari; si ripete questo diverse volte, finché i colori non sembrano lampeggiare autonomamente dentro la testa. Vi sono anche tecniche legate alla respirazione, tecniche utilizzate anche nell'esicasmo cristiano. Non mancano "scorciatoie" molto pericolose fondate sul consumo di allucinogeni o sulla canalizzazione del parossismo sessuale.

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